Qualche anno fa ero a pranzo fuori con un amico; stavamo parlando, quando una delle cameriere si è avvicinata, ci ha interrotto e ha chiesto se avessimo bisogno di qualcosa.
Sorpreso dall’interruzione (non mi ero accorto che si stava avvicinando), ho alzato lo sguardo e sono rimasto stupito da ciò che ho visto: era evidente che quella cameriera avesse la Sindrome di Down.
Abbiamo iniziato a parlare con lei: ci ha raccontato del suo sogno di andare all’università, di quanto fosse determinata a coltivare il suo amore per lo studio e la scuola. Ero stupefatto per la sua capacità di conversare e la sua eloquenza.
Improvvisamente mi sono reso conto che probabilmente era anche più intelligente di me!
