Cosa direbbe Gesù del CoronaVirus?

Questi sono tempi pazzi. Le persone in tutto il mondo sono in preda al panico. Penso che questa sia una grande opportunità per i credenti di dichiarare il Vangelo come mai prima d’ora. Le persone stanno pensando alla brevità della vita e sanno di non avere alcun controllo sui loro conti bancari, altre persone, i loro corpi o il loro futuro. Sono fuori controllo e hanno bisogno di conoscere chi ha il pieno controllo. È il momento perfetto per condividere il Vangelo con anime spaventate.

Se trovi utile questo video, sentiti libero di condividerlo. Ho in programma di creare biglietti e distribuirli nel mio quartiere con un link a questo video e le mie informazioni di contatto che offrono aiuto per tutto ciò di cui i miei vicini hanno bisogno. Spero però che ciò possa ispirarti a sfruttare ogni opportunità che Dio ci offre per dichiarare le glorie di Cristo a un mondo nel caos.

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Sette Scuse da Schiacciare per Iniziare a evangelizzare

Image result for squishing a bugTutti i credenti desiderano essere fedeli ambasciatori di Cristo. Vogliamo portare il messaggio della salvezza a tutte le persone intorno a noi, ma a volte abbiamo la tendenza a bloccarci invece di condividere gioiosamente l’incredibile verità che possediamo. Come un diabetico che riesce a zittire la sua coscienza e a mangiarsi il suo pezzetto di cioccolato, i cristiani giustificano la loro disobbedienza con alcune scuse ben ideate. Mi piacerebbe aiutarti a schiacciare alcune di queste scuse così che, quando avremo l’opportunità di evangelizzare, nessuna di esse ci fermi dal dare alle persone intorno a noi la speranza che si trova solo in Cristo.

Farò più male che bene

Sembra che alcuni pensino che, se commettono errori, possono finire per condurre qualcuno ancora più lontano da Cristo. Anche se credo che ci siano “evangelisti” che fanno più male che bene, non credo che un cristiano umile e gentile possa farlo. Farai più male che bene non se non saprai rispondere a una domanda difficile, ma se avrai un atteggiamento negativo mentre condividi la tua fede. Sono gli arrabbiati, i polemici, gli irrispettosi e quelli che usano parole cattive che finiscono col fare più male che bene. È impossibile essere gentili, amorevoli e compassionevoli e finire con l’allontanare qualcuno dalla verità. Puoi persino balbettare e impappinarti mentre parli, ma comunque potrai condurre qualcuno a Cristo. Alla fine sappiamo che la salvezza viene solo dal Signore e non abbiamo la capacità di portare qualcuno alla vita spirituale. Siamo tutti nati completamente morti, spiritualmente parlando (Ef 2:1-3). È impossibile rendere qualcuno più morto o meno morto, o lo sei o non lo sei, non c’è una via di mezzo. A Dio importa come presentiamo il messaggio, ma è fondamentale ricordare che non abbiamo il potere di salvare o di condannare nessuno.

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“Preferirei andare all’inferno piuttosto che stare con voi!”

Image result for yelling at someoneAmo evangelizzare. È un pensiero costantemente presente nella mia mente. Per me è impossibile guardare un altro essere umano e non pensare a dove passerà l’eternità. Provo gioia nel profondo del mio cuore quando qualcuno mi racconta delle occasioni che ha avuto di condividere il Vangelo. Adoro guardare video di incontri di evangelizzazione su YouTube e vedere come gli altri evangelizzano. È proprio per questo che il mio cuore è turbato quando vedo che qualcuno presenta Cristo in modo distorto e a tratti violento. Il messaggio del Vangelo è già abbastanza “offensivo”.

E’ per questi motivi che sono stato disgustato da qualcosa che ho visto fare da alcuni “predicatori di strada”.In un video intitolato “Street Preacher Invades Starbucks” (non vi consiglio di guardarlo poiché è pieno di volgarità) un gruppo di uomini “invade” uno Starbucks e poi inizia a seguire un uomo e la sua famiglia urlando “Pentitevi!”. Man mano che la situazione diventa sempre più accesa, una signora pronuncia alcune parole che avrebbero dovuto fermarli all’istante:

Preferirei andare all’inferno piuttosto che stare con voi!

Invece di essere orgogliosi del loro gesto, al punto di pubblicarlo su YouTube come esempio di evangelizzazione corretta, avrebbero dovuto vergognarsi.

“Preferirei andare all’inferno piuttosto che stare con voi”… sono parole che non vorrei mai sentirmi dire. Sebbene questi “predicatori di strada” eretici siano esempi estremi, penso che tutti siamo tentati di peccare durante gli incontri di evangelizzazione. Quindi ecco alcuni elementi che dovrebbero caratterizzare un evangelista che cerca di presentare il suo Salvatore in modo a Lui gradito.

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3 Modi Per Intensificare la tua Motivazione per L’Evangelizzazione

Il 22 gennaio 2006, Kobe Bryant ha fatto l’impensabile. Ha segnato 81 punti in una singola partita di basket NBA. Uno dei più grandi giocatori ha compiuto una delle più grandi imprese nella storia del basket.

E io ero lì allo stadio.

Avresti dovuto vedermi. Non vedevo l’ora di uscire dall’arena per poter chiamare al cellulare tutti quelli che conoscevo. Ho chiamato il mio allenatore di basket ai tempi del liceo. Ho chiamato i miei compagni di squadra. Ho raccontato l’accaduto a persone a caso per la strada. Per alcuni mesi avrei trovato il modo di tirare fuori l’argomento nelle mie conversazioni. Continuo ancora a inserire l’episodio in sermoni o post. E’ stata una serata indimenticabile e non riesco a tenerla per me.

A noi credenti è successo qualcosa di incredibilmente più indimenticabile. Siamo stati salvati da un’eternità all’ inferno. Ma per qualche ragione, anche se tutto ciò è indescrivibilmente più importante di una partita di basket, siamo tentati di non parlarne a nessuno.

Col passare del tempo, dopo il grande giorno della nostra salvezza, perdiamo ogni passione e audacia. All’improvviso, qualcosa che ci appariva così facile solo alcuni anni fa, si dissolve.

Osservandole alla luce dell’evangelizzazione, molte delle pratiche quotidiane che il Signore ci insegna nelle Scritture potranno incrementare la nostra motivazione a testimoniare.

Ecco tre abitudini che accenderanno il tuo ardore per l’annuncio del Vangelo:

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Lo Sapevi Che Esistono Solo Due Religioni?

Nel 1915 Coca-Cola decise di lanciare una sfida creativa a una manciata di aziende statunitensi del vetro: avrebbero dovuto ideare una “bottiglia dai tratti così distintivi che sarebbe stato possibile riconoscerla persino toccandola al buio”.

Come dimostrato dalle vendite, il gusto della bevanda era davvero unico e perciò doveva esserlo anche la bottiglia.Nella loro mente si immaginarono una serie di persone che infilavano le mani in un frigo alla ricerca di una coca-cola e decisero che non sarebbe dovuto essere un problema identificarne facilmente la bottiglia e afferrarla.

Quando condividiamo il Vangelo vogliamo mostrare il cristianesimo così com’è veramente: l’unica via per il cielo. Vogliamo che alla fine della conversazione le persone abbiano compreso che non c’è niente di simile al Vangelo.  Vogliamo farlo emergere su tutte le altre religioni, consapevoli che il diavolo cerca invece di renderle tutte indistinguibili. Ho imparato che il modo migliore per farlo è il cosiddetto metodo delle “due religioni”.

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Il Vangelo e la Sindrome di Down

Qualche anno fa ero a pranzo fuori con un amico; stavamo parlando, quando una delle cameriere si è avvicinata, ci ha interrotto e ha chiesto se avessimo bisogno di qualcosa.

Sorpreso dall’interruzione (non mi ero accorto che si stava avvicinando), ho alzato lo sguardo e sono rimasto stupito da ciò che ho visto: era evidente che quella cameriera avesse la Sindrome di Down.

Abbiamo iniziato a parlare con lei: ci ha raccontato del suo sogno di andare all’università, di  quanto fosse determinata a coltivare il suo amore per lo studio e la scuola. Ero stupefatto per la sua capacità di conversare e la sua eloquenza.

Improvvisamente mi sono reso conto che probabilmente era anche più intelligente di me!

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