Nel 1915 Coca-Cola decise di lanciare una sfida creativa a una manciata di aziende statunitensi del vetro: avrebbero dovuto ideare una “bottiglia dai tratti così distintivi che sarebbe stato possibile riconoscerla persino toccandola al buio”.

Come dimostrato dalle vendite, il gusto della bevanda era davvero unico e perciò doveva esserlo anche la bottiglia.Nella loro mente si immaginarono una serie di persone che infilavano le mani in un frigo alla ricerca di una coca-cola e decisero che non sarebbe dovuto essere un problema identificarne facilmente la bottiglia e afferrarla.

Quando condividiamo il Vangelo vogliamo mostrare il cristianesimo così com’è veramente: l’unica via per il cielo. Vogliamo che alla fine della conversazione le persone abbiano compreso che non c’è niente di simile al Vangelo.  Vogliamo farlo emergere su tutte le altre religioni, consapevoli che il diavolo cerca invece di renderle tutte indistinguibili. Ho imparato che il modo migliore per farlo è il cosiddetto metodo delle “due religioni”.

Non importa con chi tu stia parlando, il metodo delle due religioni è utile. Sia che tu stia parlando con un cristiano nominale che pensa di andare in cielo sulla base della sua moralità, o che tu stia parlando con un cattolico romano che fonda sul suo battesimo la certezza della salvezza, o un ateo che crede che ogni religione sia sbagliata, è essenziale mostrare al non credente ciò che rende il cristianesimo così radicalmente diverso da ogni altra religione.

Quindi di solito, a un certo punto della conversazione, spiego la differenza tra il cristianesimo e le religioni del diavolo, dicendo qualcosa di simile a quanto segue:

Non so se lo sai, ma ci sono solo due religioni in tutto il mondo.

Potresti dire che sono pazzo. Ce ne sono centinaia, se non migliaia!

Ma c’è una religione a cui piace mettere su centinaia se non migliaia di maschere diverse e quindi alla fine ce ne sono solo due: la religione del conseguimento umano e la religione del compimento divino.

Vedete, l’Islam, il mormonismo, il buddismo, il cattolicesimo, il giudaismo e ogni singola religione di cui avete mai sentito parlare, alla fin fine insegna una forma di salvezza basata sulle opere. Dicono che devi cercare di essere un po’ più buono per poter andare in cielo. Queste religioni ti incoraggiano a prepararti per consegnare a Dio un curriculum nel giorno in cui ti troverai faccia a faccia con lui. Il curriculum sarà pieno dei tuoi successi e dei tuoi risultati. Elencherà tutto ciò che hai fatto per le altre persone, ogni centesimo che hai dato in beneficenza e ogni buona azione che hai fatto. Dio esaminerà questo curriculum e dirà: “Ben fatto! Sei riuscito a guadagnarti il cielo”.

Il problema è che se dovessi entrare in cielo grazie a un curriculum basato sui tuoi successi, ciò non sarebbe motivo di gloria per Dio; infatti saresti tu a ricevere tutti gli onori. Efesini 2:9 dice che la salvezza non è per opere affinché nessuno si glori! Il primo capitolo della Genesi ci mostra che Dio ha creato l’intero universo, incluso te. Tutto ciò che ha creato è progettato per portargli gloria. Il problema è che il peccato è entrato nel mondo e dalla nascita abbiamo tutti sostituito l’esaltazione di Dio con l’esaltazione di noi stessi. Tutto ciò che facciamo sin dalla nascita è orientato a portarci gloria e guadagnarci lodi. Tutti noi abbiamo un trono nel nostro cuore dove Dio dovrebbe sedersi e regnare, ma invece non facciamo che starci seduti fin da quando siamo nati e ci siamo così abituati che non ce ne accorgiamo nemmeno; anzi, pensiamo che i nostri curriculum siano sufficienti ad assicurarci l’accesso al cielo.

Ovviamente pensiamo di essere brave persone! Certamente mia madre dirà che sono una brava persona!  Ma cosa pensa il tuo Creatore? In Romani 3:23 diceche tutti abbiamo peccato e siamo privi della Sua gloria. In Romani6:23 dice anche che il salario del peccato è la morte. Quindi, se una volta davanti a Dio cominciassimo a elencare i nostri successi o decidessimo di consegnargli un curriculum, sarebbe come dare uno schiaffo a Gesù. Infatti Dio guarderà il curriculum e dirà: “Ho ucciso il mio unico Figlio perché non eri abbastanza bravo da essere degno di me!”

Ed è qui che entra in scena l’unica altra religione.

Si tratta della religione del compimento divino. Nel suo piano sovrano, Dio ha stabilito di venire di persona a salvare i peccatori, che non potevano salvarsi da sé. Si è umiliato, ha trascorso nove mesi in un grembo da lui creato, è cresciuto con ognuna delle tentazioni che noi stessi affrontiamo ogni giorno, ma non ha mai peccato. In seguito è morto sulla croce per i nostri peccati ed è risorto dai morti, sconfiggendo la morte. In questo modo ha fatto sì che gli uomini potessero un giorno comparire davanti a Dio e non vantarsi dei propri successi, attirandosi ancora di più la condanna; piuttosto, ammetteranno davanti a Dio di meritare la sua ira e affermeranno di aver riposto la loro fede nell’opera che Gesù ha compiuto per loro sulla croce e attraverso la sua risurrezione. La verità è che la prima religione è orgogliosa e la seconda è umile. L’umiltà è l’unico modo per arrivare al cielo e richiede l’ammissione di tre verità fondamentali: sei un peccatore, ti meriti l’inferno per l’eternità e non ti puoi salvare da solo!

È per questo che abbiamo bisogno che qualcuno ci sostituisca perché, per quanto ci proviamo, non potremo mai colmare il divario che c’è tra noi e Dio. E il sostituto non può essere semplicemente un uomo, ma deve essere Dio stesso. Gesù è l’unico che abbia tutti i requisiti necessari! E Dio, ha vissuto una vita perfetta morendo sulla croce ed è risuscitato! Credi in lui per la tua salvezza?

Vedi la differenza tra il cristianesimo e ogni altra religione?

In fin dei conti, sappiamo che le persone non sono salvate mediante astute strategie di marketing o tattiche di evangelizzazione. Vogliamo assicurarci di distinguerci nettamente dagli impostori nella nostra presentazione del Vangelo.

Ho scoperto che questo è un metodo efficace per spiegare ciò che rende così unico il cristianesimo. Sono curioso di sapere quale metodo hai usato tu per presentare il Vangelo in maniera così distintiva. Raccontamelo nei commenti.